Tre Bicchieri 2023, le new entry: la storia di Giuseppe Fortunato e di Contrada Salandra
GIUSEPPE FORTUNATO È L’ANIMA DI CONTRADA SALANDRA, AZIENDA VITIVINICOLA DI POZZUOLI. CON IL CAMPI FLEGREI FALANGHINA ’20, HA CONQUISTATO I TRE BICCHIERI PER LA PRIMA VOLTA.
Non sono molto gli ettari vitati, circa cinque, ma forse è proprio per questo che nelle bottiglie di Contrada Salandra è facile percepire un’anima, un’identità ben precisa, un tratto che unisce in maniera indissolubile il vignaiolo e il territorio. Le bottiglie parlano chiaro: abbiamo a che fare con un interprete sensibile agli umori della sua vigna, in grado di regalarci delle vere e proprie perle. Basta assaggiare la Falanghina ’20, Tre Bicchieri in Vini d’Italia 2023, per comprenderlo: i Campi Flegrei si fanno sentire nell’afflato pirico, affumicato, che emerge in mezzo a note di prato falciato, di polline, di ginestra. Incredibile la bocca per definizione, sapore e consistenza. Un soffuso sottofondo minerale incalza il ritmo del sorso verso un finale lungo e vitale: “ho notato nel tempo che la Falanghina esprime il suo varietale al meglio dopo un anno, un anno e mezzo. Ho rischiato a tenerla in cantina all’inizio, ma mi sembra che la cosa funzioni”. Sulla 2020 commenta Giuseppe: “l’annata ci ha offerto un ottima versione della Falanghina e siamo orgogliosi del fatto che anche il Gambero Rosso lo abbia notato. Non ce lo aspettavamo: siamo arrivati in finale già altre volte ma ottenere il premio è stato davvero inatteso. Però abbiamo visto anche che quel vino ha fatto il pieno di consensi: quindi forse era davvero arrivato il momento”. Il futuro? “Per ora non ho legni in azienda; mi piacerebbe provare a utilizzare la botte grande per cercare di superare alcune problematiche che si creano sul piedirosso. Abbiamo allargato un po’ la cantina e fatto un po’ più spazio: vedremo. Inoltre sto cercando di rendermi indipendente per quanto riguarda l’utilizzo dell’elettricità con un sistema di pannelli fotovoltaici. Sono alla continua ricerca di nuove parcelle non tanto per accrescere la mia produzione quanto per salvaguardare il territorio. Infine sto cercando di realizzare una scuola di potatura per la zona, per condividere le conoscenze che ho assimilato nel tempo”.